
FOTOVOLTAICO
CONTRIBUTO PNRR
COMUNI SOTTO I 30.000 ABITANTI
CHI PUO' PARTECIPARE
- Per Privati e Imprese, nuovi impianti fotovoltaici o potenziamento impianti già esistenti, in comuni sotto i 30.000 abitanti.
- Potenza non superiore a 1 MW
- Avere data di avvio dei lavori successiva alla data di presentazione della domanda di contributo
- Entrare in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026
- La richiesta di accesso al contributo deve essere presentata dal soggetto beneficiario, esclusivamente per via telematica, entro il 30 Novembre 2025 (fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili).
- Prima dell'invio della richiesta di accesso al contributo PNRR, le CER in cui verrà inserito l'impianto, dovrà essere già stata costituita (La comunità energetica di SENEC è già attiva)
-
- Dovrà essere perfezionata l'iscrizione alla comunità energetica di SENEC


Come presentare la richiesta:
Alla domanda del contributo del 40% è necessario allegare l'Accettazione del preventivo.

contributo e spese ammissibili
Il contributo in conto capitale è riconosciuto nella misura massima del 40% della spesa ammissibile, fermi restando i massimali di spesa previsti dal Decreto CACER, indicati nella tabella seguente (la potenza da considerare per calcolare il massimale della spesa ammissibile a contributo è la potenza nominale, cioè il minimo tra la potenza dell'inverter e la somma delle potenze dei moduli.

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Valutazione contributo
PNRR 40%
Okay, devo valutare se conviene usare il contributo del 40% del PNRR per installare un impianto fotovoltaico in Italia. Allora, parto con capire cosa offre il PNRR per il fotovoltaico. Mi sembra che ci siano agevolazioni, tipo il Superbonus, ma forse questo 40% è un altro tipo di incentivo. Devo verificare se è incluso nel PNRR o se è separato.
Poi, penso ai costi iniziali. Quanto costa un impianto fotovoltaico medio per una casa? Forse tra i 5.000 e i 15.000 euro a seconda della dimensione. Con il 40% di contributo, il costo si ridurrebbe. Ad esempio, su 10.000 euro, il contributo sarebbe 4.000, quindi pagherei 6.000 euro. Ma devo considerare anche altri incentivi eventuali, come lo scambio sul posto o detrazioni fiscali. Forse si possono cumulare?
Poi, il risparmio in bolletta. Un impianto da 3 kW potrebbe produrre circa 3.000 kWh all'anno, dipende dalla zona. Se la corrente costa 0,20 euro/kWh, il risparmio annuo sarebbe circa 600 euro. Quindi, con un costo netto di 6.000 euro, il payback time sarebbe 10 anni. Ma forse è meno se ci sono altri incentivi.
Devo anche pensare alla durata dell'impianto, che di solito è 25-30 anni. Quindi dopo il periodo di ammortamento, ci sarebbero ancora molti anni di risparmio. Inoltre, l'aumento dei costi dell'energia potrebbe rendere il risparmio maggiore nel tempo.
Poi ci sono i costi di manutenzione, che sono bassi, forse 100-200 euro all'anno. E la possibilità di vendere l'energia in eccesso, aumentando il risparmio.
Altri fattori: l'impatto ambientale, l'aumento del valore dell'immobile, e la dipendenza dalla rete elettrica. Inoltre, bisogna considerare la burocrazia per ottenere il contributo e i tempi di realizzazione dell'impianto.
Forse confrontare con altre forme di investimento: se invece di spendere 6.000 euro li investissi, quanto renderebbero? Ma qui c'è anche il vantaggio ambientale.
In sintesi, dipende dal costo iniziale, dagli incentivi disponibili, dal consumo energetico della famiglia, e dalla posizione geografica. Conviene soprattutto se si ha un alto consumo diurna, si può usare l'energia prodotta, e si rimane nella casa per molti anni.
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Valutare la convenienza di usufruire del contributo del 40% del PNRR per installare un impianto fotovoltaico in Italia richiede un'analisi dettagliata di costi, incentivi, risparmi e contesto specifico. Ecco una sintesi strutturata:
1. Contributo PNRR del 40%: Cosa include?
Riduzione diretta dei costi: Il contributo copre il 40% delle spese ammissibili (es. pannelli, inverter, installazione).
Esempio: per un impianto da €10.000, il contributo è €4.000, costo netto €6.000.
Cumulabilità: Verificare se è compatibile con altri incentivi (es. Scambio sul Posto, detrazioni fiscali IRPEF, IVA agevolata al 10%).
2. Costi iniziali e dimensionamento
Costo medio impianto residenziale:
3 kW: €5.000–€8.000 (dopo contributo: €3.000–€4.800).
6 kW: €10.000–€15.000 (dopo contributo: €6.000–€9.000).
Fattori che influenzano il costo:
Qualità dei pannelli (monocristallini vs. policristallini).
Presenza di batterie d'accumulo (aumenta il costo ma ottimizza l'autoconsumo).
3. Risparmio in bolletta
Produzione annua:
Nord Italia: 1.100–1.300 kWh/kW.
Sud Italia: 1.400–1.600 kWh/kW.
Esempio con impianto da 3 kW:
Produzione: ~3.900 kWh/anno (Nord) o ~4.800 kWh/anno (Sud).
Risparmio annuo (a €0,20/kWh): €780–€960/anno.
Autoconsumo: Maggiore è l'uso diretto dell'energia (es. giorno), minore la dipendenza dalla rete.
4. Tempo di rientro dell'investimento (Payback Period)
Caso base (senza altri incentivi):
Costo netto: €6.000.
Risparmio annuo: €900 → Payback: 6,7 anni.
Con Scambio sul Posto:
Guadagno dall'immissione in rete dell'eccesso → Riduzione ulteriore del payback (es. 5–6 anni).
Con detrazioni fiscali aggiuntive: Potrebbe scendere sotto i 5 anni.
5. Vantaggi aggiuntivi
Aumento valore immobile: +5–10% per case con fotovoltaico.
Indipendenza energetica: Protezione da rincari elettrici (es. costo energia a €0,30/kWh ridurrebbe ulteriormente il payback).
Sostenibilità: Riduzione CO₂ (circa 1 tonnellata/anno per un impianto da 3 kW).
6. Criticità da considerare
Burocrazia: Tempi per richiedere contributi, autorizzazioni comunali, allacciamento Enel.
Manutenzione: Costi annui stimati ~€100–€200 (pulizia pannelli, controlli inverter).
Efficienza nel tempo: Degrado prestazioni (~0,5% annuo), garantia 25 anni su pannelli.
7. Confronto con alternative d'investimento
Investire €6.000 altrove:
Rendimento finanziario (es. 5% annuo) → €300/anno.
Il fotovoltaico (€900/anno) offre rendimento implicito del 15%, superiore a molti investimenti low-risk.
8. Quando conviene?
Ideale se:
Consumo elettrico elevato (soprattutto di giorno).
Disponibilità di spazio (tetto esposto a Sud, ombre limitate).
Intenzione di restare nell'immobile ≥10 anni.
Meno conveniente se:
Consumi molto bassi o prevalentemente serali (senza accumulo).
Finanziamento a tassi elevati (es. >8%).
Conclusioni
Il contributo del 40% del PNRR rende il fotovoltaico molto vantaggioso nella maggior parte dei casi, specie se abbinato ad altri incentivi. Il rientro dell'investimento è rapido (5–7 anni), con rendimenti superiori a investimenti tradizionali e benefici ambientali. Valutare attentamente il contesto abitativo e i consumi energetici per massimizzare i vantaggi.